Yann Sommer si confessa in un'intervista al Corriere della Sera. L'estremo difensore tedesco parla delle sue passioni in Italia, dal cibo alle persone, fino alle domande più strettamente sportive. "Amo l’Italia e con la mia famiglia la scoprirò un po’ di più: vorrei portare le mie figlie al mare", afferma. Racconta di aver investito in un'azienda che produce alimenti vegani, avendo "cambiato un po’ le mie abitudini alimentari negli anni". Aggiunge, tra i suoi "segreti", che "la meditazione ha un ruolo molto importante nella mia carriera, mi libera completamente" e di aver aggiunto un lavoro con un mental coach. "Dagli inizi della mia carriera - svela -: da giovane devi imparare a convivere con gli errori e coi successi. E ancora oggi lavoriamo molto sulla preparazione delle partite e parliamo anche di quello che conta nella vita privata per rendere al meglio come atleta".

"Ricevo - prosegue - diversi messaggi da altri portieri non così alti, che mi ritengono un’ispirazione. Spero di essere un modello per loro, perché è importante che i club diano più chance a chi magari è meno alto ma ha altre qualità. Difetti? Sono molto lontano dalla perfezione, glielo posso assicurare. Sul campo non si vede tutto il vero Yann: quello è nella vita privata, che cerco di proteggere molto".

Entrando più nello specifico di quanto vissuto quest'anno, Sommer racconta cosa hanno significato il derby e lo scudetto. "Amo i derby qui a Milano: lo stadio e i tifosi sono incredibili. La festa scudetto? Sono sincero: non avrei mai pensato che potesse essere così incredibile. È stato speciale. Dovevamo dare qualcosa in cambio a queste persone che ci seguono tutto l’anno".

Sommer si è detto colpito, al momento del suo arrivo, dal "fatto che tutti si conoscessero bene tra di loro in campo: le distanze, i meccanismi, la compattezza erano già molto buoni. Ci vuole un po’ di tempo per affinare la costruzione da dietro: nel Bayern non ho fatto in tempo, ma qui dopo qualche mese le cose erano già a posto. La difesa dell'Inter? Di sicuro è una delle migliori (in Europa, ndr). Ed è straordinario avere difensori così davanti a me che lottano come dei pazzi per proteggere la porta. Ma è tutto il lavoro di squadra che è fondamentale. Ci sono ancora un sacco di cose in cui posso migliorare. Qui ho trovato due allenatori dei portieri bravissimi. Napoli e il rigore di Firenze fondamentali? Sono stati due snodi importanti, sono d’accordo. La Champions? È stato un grande dispiacere uscire così, ma abbiamo imparato una volta di più quanto contano i piccoli dettagli. E proveremo a fare meglio il prossimo anno".

Sommer conferma che il suo idolo è sempre stato Buffon ed entra poi nello specifico delle qualità dei compagni di squadra. Partendo da Thuram. "Magari in Bundesliga non era così costante, ma sapevo che era un grande giocatore e poteva ancora crescere molto accanto a compagni così forti. I rigori di Calhanoglu? È molto difficile con lui, perché sai sempre dove calcia, ma ha un tiro fortissimo". Infine, il possibile arrivo di Bento. "Non so cosa succederà, non ho ancora parlato col club e non so se l’idea sia davvero questa. Alla fine deciderà la società e ne parleremo".

Sezione: Copertina / Data: Ven 03 maggio 2024 alle 08:50
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
vedi letture
Print